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Informazioni per i Pazienti
Riportiamo di seguito alcune informazioni utili ai pazienti relative alle modalità si esecuzione della Visita Oculistica presso il nostro studio oltre ad alcune brevi informazioni riguardo alle principali patologie oculari
Visita Oculistica
La visita oculistica si articola in diverse fasi.
Anamnesi
È la raccolta di informazioni di carattere generale e oftalmologico.

Visita Oculistica Generale
Si articola in una serie di esami e di considerazioni cliniche:

  • Acuità visiva naturale e corretta
  • Biomicroscopia
  • Oftalmometria/cheratometria
  • Autorefrattometria
  • Tonometria (Misura della pressione oculare)
  • Ciclopegia
  • Esame del Fundus Oculi (Retina)

COME VENIRE PREPARATI ALLA VISITA OCULISTICA

Come devo venire preparato alla visita?
I pazienti portatori di lenti a contatto devono sospenderne l’impiego alcuni giorni prima.

  • LENTI RIGIDE E GAS PERMEABILI: 3 giorni prima
  • LENTI MORBIDE: 1 giorni prima
  • LENTI DISPOSABLE (USA E GETTA): 1 giorno prima

Nel caso il paziente desideri valutare la propria idoneità ad un intervento di chirurgia refrattiva (Laser per difetti di vista), le lenti devono essere sospese secondo il seguente schema:

  • LENTI RIGIDE E GAS PERMEABILI: 15 giorni prima
  • LENTI MORBIDE: 3-4 giorni prima
  • LENTI DISPOSABLE (USA E GETTA): 1 giorno prima

I pazienti devono portare tutta la documentazione clinica precedente e l’elenco dei farmaci che assumono.

Durante la visita, verrà dilatata la pupilla?
Si, la pupilla verrà dilatata nella maggior parte dei casi.
Quanto dura l’effetto delle gocce?
L’effetto delle gocce ha una durata diversa a seconda del collirio cicloplegico impiegato:

  • Visumidriatic – viene somministrato ai pazienti adolescenti ed adulti ad ha un effetto variabile da 1 a 3 ore, a seconda del dosaggio. E’ possibile guidare un’ora dopo la   visita.
  • Ciclolux – viene somministrato ai bambini ed ai giovani adolescenti. Agisce per circa 12 – 24 ore.
  • Atropina – viene somministrata ai bimbi molto piccoli ed ai bimbi strabici in particolari situazioni stabilite dal Medico Oculista. L’effetto dura 15 giorni.

C’è un collirio che fa passare l’effetto della dilatazione?
No, non si impiega alcun collirio allo scopo.

Posso guidare dopo la visita o devo venire accompagnato?
E’ bene che vengano accompagnati i pazienti portatori di vizi refrattivi elevati e di patologie importanti.

Pazienti in stato di gravidanza o che stanno allattando: le gocce danno effetti collaterali al feto o al latte?
No, il collirio cicloplegico non danneggia in alcun modo le pazienti in gravidanza, in allattamento, nè il feto.

Quanto dura la visita?
La visita, che comprende sempre gli esami strumentali correlati, dura almeno un’ora.

Viene misurata la pressione dell’occhio (tono oculare)?
Si, la pressione oculare viene SEMPRE misurata a partire dai 20 anni, ed in epoca più precoce nei soggetti a rischio.

Viene controllato il fondo dell’occhio?
Si, il fondo dell’occhio viene esaminato ogni volta.

A che età i bambini possono fare la prima visita?
I bambini possono essere visitati già in epoca neonatale. I bambini che non presentano atteggiamenti anomali, devono comunque essere visitati all’età di 3 anni.

Si può dilatare la pupilla ai bambini piccoli?
Si, si può e si DEVE sempre dilatare la pupilla ai piccoli pazienti.

I BAMBINI
Fin dal suo esordio il nostro studio ha avuto una particolare attenzione per i piccoli pazienti.
Con la specifica formazione, avvenuta presso la prestigiosa Clinica Oculistica dell’Università di Siena e l’esperienza maturata in oltre 15 anni di attività,  siamo in grado di occuparci dei bimbi fin dai primi giorni di vita.
Molte patologie infantili hanno un miglior esito quanto più precocemente individuate.
Le problematiche che interessano i pazienti in età pediatrica sono, in ordine di frequenza:

  • difetti di refrazione (ipermetropia, astigmatismo, miopia)
  • disturbi della motilità oculare (strabismi accomodativi e non)
  • anomalie delle vie lacrimali
  • anomalie palpebrali
  • cataratta e glaucoma congenito
  • patologie a carico di retina e nervo ottico, più frequenti in bambini prematuri

La precoce perfetta correzione delle anomalie refrattive per mezzo di occhiali adeguati e, ove necessario, con lenti corneali personalizzate, associata al rigoroso monitoraggio della motilità oculare, è l’elemento determinante per ottenere una perfetta funzionalità visiva nel paziente in età adulta.

Gran parte dei bimbi che presentano strabismo nei primi anni di vita possono ottenere un completo recupero funzionale e solo raramente necessitano di essere sottoposti a chirurgia.

Sintomi di allerta
Quando il bimbo presenta uno dei seguenti atteggiamenti, è bene che venga visitato, seppure senza urgenza.

  • il bimbo avvicina molto gli oggetti
  • il bimbo ha difficoltà a prendere gli oggetti
  • il bimbo è disturbato dalla luce
  • il bimbo strizza gli occhi spesso

Quando il mio bimbo deve fare una visita oculistica?
TUTTI I BAMBINI dovrebbero essere sottoposti ad una valutazione  oculistica  all’età di TRE ANNI.

Questo perchè ci sono bambini che presentano problemi oculari senza lamentare disturbi ed è importante individuarli in tempo utile.

I bimbi che risultano avere un’obiettività normale torneranno intorno ai 6 anni.

I bimbi che invece presentano delle anomalie, saranno messi in terapia tempestivamente o monitorati ad intervalli più frequenti.
E’ particolarmente importante che non sfuggano i bimbi con una familiarità  per:

  • strabismo
  • ipermetropia
  • astigmatismo
  • miopia
  • anisometropia (differenza di difetto visivo tra i due occhi)
  • glaucoma giovanile
  • cataratta giovanile
  • malattie metaboliche ereditarie
  • patologie retiniche e del nervo ottico ereditarie

I neonati: quando è necessaria una visita tempestiva
Alcuni bimbi devono essere visti al più presto, nelle prime settimane di vita o non appena manifestano il sintomo:

  • bimbo nato PREMATURO (soprattutto se sottoposto ad ossigenoterapia)
  • bimbo che storta improvvisamente un occhio
  • bimbo che presenta una pupilla bianca
  • bimbo con una continua lacrimazione e/o secrezione oculare
  • bimbo che ha avuto un trauma cranico

Grazie ad una diagnosi tempestiva l’oculista, insieme con l’ortottista e l’esperto neonatologo, potranno intervenire con maggior efficacia selezionando la terapia corretta.

L’occhio normale viene definito emmetrope.
Nell’occhio emmetrope le immagini vengono focalizzate esattamente sulla retina.

Miopia
L’occhio miope presenta una geometria (l’occhio è più lungo rispetto al bulbo ideale e/o il potere di cornea-cristallino è eccessivo) tale per cui i raggi luminosi vanno a fuoco davanti alla retina, anziché sul piano retinico. I pazienti miopi hanno una visione sfocata per lontano.
In genere la miopia insorge in giovane età e tende a stabilizzarsi ad accrescimento corporeo compiuto; in rari casi (miopia degenerativa o progressiva) può evolvere per tutta la vita.
Negli anni i pazienti miopi presentano una maggior incidenza di patologie retiniche e di glaucoma rispetto al resto della popolazione.
La miopia può essere corretta con occhiali, lenti corneali e chirurgia refrattiva.

Ipermetropia
L’occhio ipermetrope presenta una geometria (l’occhio è più corto rispetto al bulbo ideale e/o il potere di cornea-cristallino è insufficiente) tale per cui i raggi luminosi vanno a fuoco dietro alla retina, anziché sul piano retinico.
Nel soggetto giovane, il cristallino è molto elastico e può compensare parzialmente o in toto l’anomalia , riportando con uno sforzo “accomodativo” le immagini sul piano retinico.
In alcuni soggetti, questo meccanismo compensa perfettamente il paziente in epoca giovanile.
In altri pazienti, questo TONO ACCOMODATIVO inconsapevole può determinare affaticamento visivo, cefalea, lacrimazione, iperemia oculare o addirittura generare uno strabismo accomodativo.
In pazienti con ipermetropia molto elevata il meccanismo di compenso può essere insufficiente e la visione scadente. In tutti i soggetti ipermetropi con gli anni l’elasticità del cristallino si riduce e non è quindi più in grado di compensare l’anomalia geometrica del bulbo. Diminuisce la quota di ipermetropia latente (prima compensata) ed aumenta la quota di ipermetropia manifesta (non più compensata), quasi come in un sistema di vasi comunicanti.
I pazienti ipermetropi riconoscono quindi uno scadimento della qualità della visione, criticamente dopo i 40 anni, associato alla necessità di incrementare progressivamente le lenti impiegate e di avere lenti differenti per la lettura.
L’ipermetropia può essere corretta con occhiali mono o multifocali, a volte con lenti corneali (spesso i pazienti ipermetropi maltollerano le lenti a contatto), chirurgia refrattiva.

Astigmatismo
L’occhio astigmatico presenta una geometria in cui la curvatura della cornea è differente nei due meridiani principali, maggiore in una direzione rispetto all’altra. La cornea quindi non è paragonabile ad una porzione di sfera, quale è la cornea normale, ma ad una porzione di ellissoide (pallone da rugby).
I raggi luminosi vengono rifratti e vanno a fuoco sulla retina su due piani diversi, ortogonali tra loro(nel caso di astigmatismo regolare), determinando una visione confusa sia da vicino che da lontano.
L’astigmatismo si può associare alla miopia o all’ipermetropia , sommando gli effetti penalizzanti per la visione.

Sintomi tipici

Lacrimazione
È un sintomo frequente, che può riconoscere cause molteplici, con diversa gravità.
Congiuntiviti batteriche, virali o allergiche; cheratiti; episcleriti; uveiti; penetrazione di corpi estranei; intolleranza alle lenti corneali, glaucoma: possono produrre aumento della lacrimazione accompagnato da fenomeni irritativi, quali dolore, bruciore, arrossamento, turbe della visione, fotofobia.
Ostruzioni delle vie lacrimali a vari livelli possono determinare aumento della lacrimazione privo di tali fenomeni, almeno nelle fasi iniziali.
La terapia è assolutamente differente a seconda della causa che ha prodotto il sintomo.
Iperemia (Arrossamento)
E’ un sintomo altrettanto frequente, a diversa genesi.
Può essere prodotto da tutte le patologie irritative, da cause allergiche, da fenomeni emorragici.
La terapia è mirata e differente a seconda della causa scatenante.
Dislacrimia (Secchezza oculare)
E’ un sintomo legato ad una produzione di lacrime insufficiente o qualitativamente alterata. E’ causato da patologie sistemiche autoimmuni, turbe ormonali (menopausa), uso protratto di videoterminali, ambienti climatizzati, impiego di lenti corneali,…
Miodesopsie (Mosche volanti)
E’ un sintomo frequente, legato ad alterazione del vitreo. Il paziente lamenta la visione di opacità scure o traslucide, fluttuanti con i movimenti dello sguardo, più evidenti su sfondo luminoso.
La comparsa di miodesopsie merita una valutazione attenta del distretto vitreo retinico per escudere la presenza di degenerazioni e rotture retiniche, emorragie vitreali, …
Fotopsia (Lampi)
Il paziente lamenta la visione di “lampi” in diverse condizioni di luminosità ambientale, di solito nello stesso punto del campo visivo.
Molto spesso questo sintomo è legato a trazioni vitreoretiniche non fisiologiche.
La comparsa di questo sintomo merita grande attenzione.
E’ bene che il paziente si sottoponga a visita oculistica in tempi molto brevi.
Cefalea
È un sintomo frequente, che può riconoscere cause molteplici, con diversa gravità.
Turbe refrattive misconosciute ( miopia, ipermetropia, astigmatismo, anisometropia) ed alterazioni della motilità oculare spesso sono alla base di questo sintomo fastidioso.
In alcuni casi può essere associato a problematiche di tipo neurologico, otorino, odontoiatrico, a tensione cervicale, ad uso protratto del computer, a stress.
È fondamentale riconoscere e trattare l’anomalia oculare che sottende la cefalea.

Patologie

Desideriamo dare alcuni accenni per illustrare gli aspetti fondamentali delle patologie e dei sintomi più frequenti nei nostri pazienti.

Cataratta
È un’opacizzazione del cristallino, la lente situata all’interno dell’occhio preposta a focalizzare le immagini sulla retina.
La perdita di trasparenza del cristallino nella maggior parte dei casi è legata all’età; più raramente è di origine congenita, traumatica , dismetabolica, da radiazioni.

La cataratta induce una progressiva riduzione della qualità della visione e della percezione dei colori. Nelle fasi iniziali può essere presente una variazione refrattiva (miopia d’indice), sempre transitoria. Nelle fasi successive la cataratta si addensa con aggravamento del danno visivo.

La terapia è unicamente chirurgica e consente di ripristinare una visione ottimale, a condizione che le altre strutture oculari sono integre.

Glaucoma

È l’innalzamento della pressione oculare associato a sofferenza del nervo ottico.
La maggior incidenza della patologia è dopo i 40 anni, spesso esiste una familiarità positiva.
È più frequente nei soggetti miopi e nei pazienti portatori di patologie sistemiche (diabetici,.).
Nella maggior parte dei casi all’esordio il paziente è asintomatico, fino a che il danno visivo non diviene rilevante.
Si raccomanda pertanto la misurazione sistematica della pressione oculare dopo i 40 anni, soprattutto nei soggetti a rischio, a scopo PREVENTIVO.

L’individuazione dell’aumento pressorio quando il paziente non ha ancora sviluppato un danno irreversibile a carico del nervo ottico consente di attuare la terapia medica e/o chirurgica adeguata e di tutelare l’integrità della visione.

Strabismo

È un’alterazione della motilità oculare, che nella maggior parte dei casi esordisce nella prima infanzia, spesso con una componente familiare ereditaria.
In molti casi si associa ad anomalie della refrazione (ipermetropia, astigmatismo, miopia, anisometropia).
È di fondamentale importanza la diagnosi immediata e la conseguente terapia con lenti adeguate e con provvedimenti ortottici, in alcuni casi seguiti da chirurgia (vedi chirurgia dello strabismo).
Le possibilità di garantire una visione ottimale ed un recupero funzionale e motorio sono tanto maggiori quanto più precoce e rigoroso è il trattamento.
Più rare sono le forme di strabismo paralitico, di origine vascolare, diabetica, traumatica, neurologica, per le quali i criteri diagnostici e terapeutici sono differenti, ma comunque ottimizzati dalla tempestività della cura.

Cheratocono

È un’alterazione della geometria e della struttura della cornea, che si deforma gradualmente, passando da un’aspetto sferico (quale si ha in un occhio normale), o ellittico (quale si ha in un occhio astigmatico) ad una forma irregolarmente conica. Contemporaneamente la zona deformata si assottiglia (ectasia) e la visione peggiora.
Nelle prime fasi il paziente può migliorare la qualità visiva con occhiali adeguati, ma in seguito deve obbligatoriamente ricorrere all’impiego di lenti corneali specifiche.

Nei giovani pazienti in cui l’evolutività è rapida o nei casi di intolleranza alle lenti corneali, si deve ricorrere ad interventi parachirurgici (CROSS LINKING CORNEALE) o chirurgici (impianto di INTACS; CHERATOPLASTICA LAMELLARE; CHERATOPLASTICA PERFORANTE).

Patologie Retiniche
Sono affezioni di varia natura, in alcuni casi correlate a patologie sistemiche (retinopatia diabetica, trombosi retiniche, occlusioni arteriose,.), in altri ad affezioni su base ereditaria e/o degenerativa (degenerazione maculare legata all’età, drusen, .), in altri a fattori di strutturali (degenerazioni miopiche periferiche, rotture retiniche, membrane neovascolari, distacco di retina). Nelle fasi iniziali i sintomi possono essere assenti, oppure possono comparire riduzione visiva, distorsioni delle immagini, visione di lampi, ablazione del campo visivo.
Ancor più che nelle altre patologie oculari, nelle patologie retiniche è fondamentale la tempestività della diagnosi e della terapia per un miglior esito finale.